Il samba è uno stile musicale
originario del Brasile. Il nome "Samba" proviene probabilmente da
semba, dialetto angolano che significa "panciata" a causa del modo in
cui si ballava. In lingua portoghese è sostantivo maschile ma in italiano è
consolidata la versione al femminile, come avviene per la Bossa Nova, la Rumba,
ecc. Il samba più conosciuto a livello internazionale è "Aquarela do
Brasil" di Ary Barroso
Il samba si sviluppò come genere
alternativo di musica all'inizio del XX secolo a Rio de Janeiro (allora
capitale del Brasile) sotto la forte influenza degli afrobrasiliani immigrati
dallo stato brasiliano di Bahia. La vera "scuola di samba" (escola de
samba), Mine, è stata adottata dai più grandi gruppi di musica samba nel
tentativo di prestare l'attenzione verso le prestazioni del samba; le città
universitarie locali erano spesso luoghi di pratica e performance per questi
musicisti.
Il Samba trova la sua origine a
Salvador di Bahia, il porto dove venivano sbarcati gli schiavi rapiti
nell'Africa occidentale. Alla sua formazione contribuirono le tradizioni
musicali di varie etnie africane, soprattutto joruba e naghò; nel samba
originario (bajano) troviamo miscelati i ritmi delle liturgie di varie divinità
appartenenti alle religioni di vari popoli africani: jongo, cateretè, batuque,
bajaoed altri. L'origine del Samba è legato alla formazione del candomblé, la
religione sincretica afro-brasiliana che si formò in Bahia dall'incontro delle
varie etnie che, sottoposte alla cristianizzazione forzata, furono costrette a
nascondere le loro credenze nei simboli del cattolicesimo.
Significativamente nei testi del
samba si ritrovano tali divinità ed il poeta Vinicius de Moraes con il
chitarrista Baden Powell rivendicarono tale origine scrivendo afro-samba
dedicati agli dei del candomblé. Il termine samba sembra derivi da due parole
africane: sam ("paga!") e ba ("ricevi!"). Il samba fu coltivato
sui morros ("colline") dove gli emarginati costruivano le favelas in
cui vivevano, ma divenne termine ufficiale per definire questo tipo di musica
(con i suoi vari generi) nel 1917, quando venne inciso il primo disco[2].
Pelo Telefone (1917), di Donga
(Ernesto dos Santos) e di Mauro Almeida (detto Peru dos pés frios cioè
"Tacchino dai piedi freddi"), è considerato la prima registrazione
samba. Il relativo successo ha trasportato il nuovo genere fuori dai ghetti
neri. Il testo di Pelo Telefone parla del capo della polizia che manda a
chiamare il sambista per calmare la confusione e l'agitazione del gioco
d'azzardo bicho; ciò fa comprendere l'origine del samba come espressione umile,
emarginata, accomunato alla delinquenza comune e comunque elemento di disturbo
sociale. È singolare il fatto che allora la polizia, quando arrestava qualcuno
per vagabondaggio o aspetto poco raccomandabile, controllasse se avesse
callosità sui polpastrelli della mano sinistra; queste erano considerate sicuro
indizio di reato poiché si trattava di suonatore di violão, dunque malandro o
sambista.
A Rio il samba fu coltivato nella
casa di Tia Ciata (Maria Hilaria Baptista de Almeida) a Praça Onze; Tia Ciata
era una bajana trasferitasi a Rio, sacerdotessa del Candomblé, e la sua casa
era il punto di incontro dei più famosi sambisti (Sinhò, Donga, Heitor dos
Prazeres, Pixinguinha, Caninha, Joao da Baiana ed altri). Il samba si insediò
sui morros (colline) di Rio, dando vita alle famoseescolas di samba, di cui la
più famosa e quella di Mangueira, frequentata anche da Antonio Carlos Jobim,
Luiz Bonfá, Chico Buarque de Hollanda, che le hanno dedicato molte musiche. A
Mangueira appartengono anche il più grande sambista popolare, Agenor de
Oliveira (più famoso come Cartola perché, essendo muratore, portava un cappello
di carta), Nelson Sargento, attualmente ancora attivo, Alcione, Joao Nogueira,
Leci Brandao e molti altri grandi sambisti.
Il samba di Bahia ha trovato i
suoi massimi interpreti in Dorival Caimmy, Wilson Simonal e Jorge Ben Jor, e
poi in Joao Gilberto, che dal samba si spinge, insieme a Jobim, fino alla bossa
nova, una forma di samba molto raffinata che, grazie a Jobim, utilizza
armonizzazioni molto complesse ricavate dalle tecniche semitonali deljazz. Fu
esportato con successo in Europa da Tati Casoni.
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