DANZE STANDARD: IL Tango

« Il tango non è maschio; è coppia: cinquanta per cento uomo e cinquanta donna, anche se il passo più importante, l' "otto", che è come il cuore del tango, lo fa la donna. Nessuna danza popolare raggiunge lo stesso livello di comunicazione tra i corpi: emozione, energia, respirazione, abbraccio, palpitazione. Un circolo virtuoso che consente poi l'improvvisazione. (Miguel Ángel Zotto) »
Il tango è un ballo basato sull'improvvisazione, caratterizzato da eleganza e passionalità. Il passo base del tango è il passo in sé, dove per passo s'intende il normale passo di una camminata. La posizione di ballo è un abbraccio frontale circa asimmetrico, secondo lo stile, in cui l'uomo con la destra cinge la schiena della propria ballerina e con la sinistra, le tiene la mano, creando quindi una maggiore distanza tra la spalla sinistra dell'uomo e la destra della donna.
Poche regole semplici dettano i limiti dell'improvvisazione: l'uomo guida, la donna segue.
Fondamentalmente è l'uomo che chiede con un linguaggio puramente corporeo alla propria ballerina di spostarsi. Tuttavia, per motivi didattici sono state introdotte delle sequenze con passi predefiniti, come la Salida basica.
Il tango argentino è caratterizzato da tre ritmi musicali diversi ai quali corrispondono altrettante distinte tipologie di ballo: Il Tango, la Milonga e il Tango vals (Vals criollo). Musicalmente il Tango ha un tempo di 4/4 o 2/4, come la Milonga, mentre il Tango Vals, che deriva dal Valzer ha tempo 3/4.
I ballerini di tango praticano differenti stili, facenti capo a grandi interpreti delle sue fasi storiche, o ai quartieri di Buenos Aires o cittadine nella sua vicinanza, dove si sono contraddistinti. Alcuni stili di ballo sono: Apilado, Milonguero, fantasia, salòn, show, Avellaneda, Villa Urquiza, nuevo.
Tra i ballerini più famosi vanno citati Miguel Balmaceda, Antonio Todaro, Pepito Avellaneda José Benito Ovidio Bianquet detto "El Cachafaz", Juan Carlos Copes, Miguel Angel Zotto, Osvaldo Zotto (prematuramente scomparso) o Carlos Gavito, noto per aver introdotto un tipico abbraccio "sbilanciato" (apilado), Gustavo Naveira y Giselle Anne, che con Fabian Salas e Pablo Veron sono alla base dell'evoluzione del tango moderno, Mariano "Chicho" Frumboli, Esteban Moreno y Claudia Codega, Adrian Veredice y Alejandra Hobert, Sebastian Arce y Mariana Montes, Pablo Garcia,Pablo Moyano solo per citarne alcuni tra i più famosi.
Alle origini del tango argentino troviamo il "Canyengue", intorno al 1880. Tipici i movimenti rapidi e corti (arraballero). Soppiantato negli anni quaranta. Lo stile milonguero è caratterizzato da un abbraccio stretto e movimenti contenuti e adatti agli spazi ristretti. Uno stile sobrio, semplice e passionale. I ballerini spesso si appoggiano l'uno all'altro e l'asse individuale viene sostituito da un asse condiviso attorno al quale si muove la coppia.  Il tango salon, nato nel passato nei salotti dell'aristocrazia, è caratterizzato da abbraccio più largo rispetto al milonguero, maggior rispetto per l'asse individuale, una ricerca per l'eleganza e la spettacolarità del movimento.  Negli show o spettacoli vari sia in teatro che nelle strade i ballerini si esibiscono nello stile detto "Tango show" caratterizzato da figure coreografiche e passi di forte effetto spettacolare.
Negli anni '60 e '70 si afferma il tango fantasia, che molto si distacca dal tango tradizionale. Negli anni 2000 si è sempre più affermato un genere noto come Tango Nuevo ballato soprattutto sulle note del tango elettronico. Un movimento vero e proprio si è venuto a creare attorno alla ricerca costante di nuove forme di movimento nel Tango, in Europa e di ritorno nella stessa Argentina.
In tutto il mondo si assiste ad una diffusione del Tango capillare, in costante crescita dal 2000; segno di questo è il proliferare delle milonghe, cioè i luoghi dove si balla e si "vive" il tango, e la nascita di compagnie che rappresentano il Tango sul palcoscenico e di orchestre. Festivals ed eventi di Tango sono ormai presenti in quasi tutte le grandi e mediograndi città del mondo. In Europa grande diffusione ha avuto il Tango in Olanda ed in Francia, di seguito in Italia (patria d'elezione per molti artisti argentini, di origine italiana) ed in tutte le altre nazioni europee.
Al di fuori dei patrii luoghi del Rio della Plata, il tango argentino nella sua forma originale si è espresso, oltre che nelle esibizioni teatrali, nelle sale chiamate "milonghe" (inesistenti in Italia prima degli anni '90 del novecento) ma non nei luoghi classici del ballo di coppia più o meno popolari/privati: le "sale/feste da ballo" e, ad esempio in Italia, le "balere". Luoghi da sempre territorio, per quanto riguarda i balli di coppia, dei "balli standard" ("international ballroom").
Dopo il successo degli spettacoli delle prime compagnie Argentine a Parigi agli inizi del '900, il mondo dei balli standard non poteva più ignorare questo nuovo ballo che interpretava un modo nuovo, meno simmetrico e più complesso di intendere la coppia. Tale mondo, molto codificato attraverso specialistiche riviste prevalentemente anglosassoni, con la pretesa di dettare regole precise e internazionali tali da potere essere applicate da qualsiasi ballerino non professionista nelle sale di tutto il mondo, non poteva ignorare il tango ma nemmeno poteva accettarne la forma libera e l'intima sensualità.
Analogamente a com’era già avvenuto per il valzer, dove il veloce, aderente, inizialmente considerato indecente, stile viennese (un, due, tre) aveva dato origine al lento, quasi distaccato, stile inglese (dieciotto passi), lo stesso accadde anche per il tango. Nacque quindi il "Tango standard" o, più correttamente, il "Tango British", quasi una caricatura di quello originale. Possessivo, conflittuale, a volte aggressivo, caratterizzato da movimenti rigidi, scattosi, casquet, rose tra le labbra etc... Arrangiamenti musicali molto scanditi se non, addirittura, militari. Canzoni spesso declinate in estremi di possesso e gelosia (fino ad includerne le parodie).
Il tango delle sale da ballo, il british, sarà chiamato semplicemente "tango" e nel '900, si diffonderà, nel mondo, al posto di quello originario. Quello originario, invece, a lungo agnostico a gare e regole, fuor di patria era mostrato solo negli spettacoli teatrali e, quando sarà necessario distinguerlo, sarà chiamato "tango argentino".
Nel 1914 fu un tango british quello mostrato, dai maestri di ballo di corte italiani (i maestri Pichetti), a Pio X per ottenere la revoca della sanzione ecclesiastica. Nella sua poesia "Tango e Furlana", Trilussa ironizzerà sull'esibizione fatta al Papa.
Ancora oggi, i due generi sono spesso confusi dai più.
Il tango e il ballo tipico argentino.

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